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ECCELLENZE AGRICOLE DEI CAMPI FLEGREI

Le eruzioni vulcaniche avvenute ciclicamente nei Campi Flegrei hanno creato un substrato del territorio particolarmente favorevole per la vegetazione in genere. Infatti, ampie zone di macchia mediterranea si alternano a zone boschive alcune delle quali oggi conservate e tutelate come ad esempio il cratere degli Astroni. Terreno che destinato ad uso agricolo garantisce produttività e qualità e non fu un caso che Cuma divenne una delle più ricche città-stato della Magna Grecia proprio per la sua campagna, la famosa "campagna di Cuma".

Il suolo vulcanico dell'area flegrea è ricco di magnesio, potassio, ferro e silice, minerali che apportano nutrimento sostanziale a tutti i prodotti della terra influendo soprattutto sul sapore. Pertanto, tutte le aree dei Campi Flegrei destinate all'agricoltura stupiscono per la quantità della produzione, la qualità, il sapore e la dimensione (chi scrive ha personalmente visto patate e cipolle grandi come meloni, ma anche agrumi fuori dall'ordinario coltivati in terreni totalmente biologici).

Tra le eccellenze vi è il mandarino dei Campi Flegrei dalla forma sferica leggermente schiacciata, dalla polpa molto succosa e con peculiari caratteristiche organolettiche dovute all'ambiente e alle già dette caratteristiche del terreno. Esso, dal quale si ricava anche un apprezzato liquore, introdotto circa due secoli fa, è diventato uno dei prodotti tradizionali dell'area flegrea tanto da essere celebrato ogni anno con la "Festa del Mandarino dei Campi Flegrei" al fine promuovere il detto agrume.

Altra eccellenza dell'area flegrea è la Falanghina (biotipo flegreo), vino ottenuto da vigneti, spesso ricavati "terrazzando" la particolare orografia dei Campi Flegrei. Questo vino color giallo paglierino dai riflessi verdognoli e dal profumo delicato che rimanda alla frutta è perfetto per accompagnare piatti a base di pesce per il suo sapore secco e morbido ma si fa apprezzare anche con carni e verdure.

Altro vino DOC prodotto nei Campi Flegrei è il "Pér e Palummo" o "Campi Flegrei Piedirosso" nelle sue varianti rosso, rosso riserva, rosato e passito. Il nome deriva dal colore rosso che assume il tralcio poco prima della vendemmia. Coltivato da pochi esperti amatori per l'attenzione richiesta dal vitigno nelle varie fasi di lavorazione e conservazione, da vino popolare si sta affermando sempre più tra gl'intenditori.

 

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